La comunicazione al centro… del campo

Anche i meno calciofili probabilmente sanno che il cerchio di centrocampo è la circonferenza bianca tracciata in mezzo al campo di gioco.
Si tratta di un punto strategico non solo per lo svolgimento della partita di calcio… ma anche per la comunicazione visiva.
Questo spazio, nella fase pre-match, viene infatti sfruttato a scopo pubblicitario.
I principali motivi per cui il cerchio di centrocampo viene spesso personalizzato, per dare visibilità agli sponsor in occasione degli eventi sportivi di rilievo, sono:
Dimensioni importanti: nei campi regolamentari a 11, questa circonferenza si caratterizza per un diametro di 18,3 metri
Posizione centrale: ben visibile da ogni punto dello stadio
Momento clou: il centrocampo tra le altre cose è il punto dove ha luogo il calcio di inizio, normale che l’attenzione del pubblico si concentri lì.
A più riprese abbiamo già parlato della connessione tra comunicazione e sport, con stadi e palazzetti che vengono allestiti a dovere.
Nel post odierno rimaniamo in argomento rifacendoci a una recente case history interessata dalla realizzazione di un maxi telo da posizionare per l’appunto a centrocampo. In particolare mostreremo alcuni aspetti della produzione, dal punto di vista della stampa e della confezione sartoriale.

La peculiarità di un lavoro come questo è associata alla dimensione “monstre” del prodotto finito: indubbiamente si esce dall’ordinario, servono competenze e spazi appropriati per venirne a capo.
Nel caso specifico la stampa è stata realizzata su tessuto poliestere nautico: supporto scelto perché leggero e resistente.

Inizialmente il reparto grafico ha dovuto porzionare il file complessivo in più fasce, le bobine di questo tessuto misurano 320 cm di larghezza, quindi la riproduzione del cerchio (diametro 18,3 m) è avvenuta in più pezzi destinati ad essere poi affiancati e uniti.

Case history: cerchio di centro campo
L’unione dei teli stampati
è avvenuta mediante cucitura, impiegando macchine da cucire lineari di tipo industriale. Quella della confezione sartoriale è sicuramente la fase più delicata dell’intero processo, vista la mole di tessuto da maneggiare e la precisione necessaria per far combaciare perfettamente le fasce stampate.

Anche l’ambiente di lavoro ha la sua importanza, teli di questi formati non possono chiaramente essere gestiti in piccoli laboratori.
Una volta ottenuta un’unica stampa (mt 19,2×18,3 circa) si è trattato di rifilare il
tessuto passando da un telo squadrato ad uno circolare come da commessa.

Per questa operazione si è scelto di operare in una palestra, le dimensioni del campo da basket sono infatti compatibili per svolgere completamente il tessuto ed operare comodamente (in uno spazio indoor pulito e al riparo da intemperie).

Il taglio è stato eseguito manualmente tramite rifilatori elettrici.
Il lavoro è stato infine ultimato occhiellando la stampa lungo tutto il perimetro (vista la lavorazione “fuori sede” è stato impiegato un torchietto manuale).

Prima


Dopo










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